Iglesias: itinerario alla scoperta di chiese e santuari

Iglesias tradotto dallo spagnolo significa “chiese”, e questo non è un caso. La città conta infatti ben 24 parrocchie. Le numerose chiese possono essere raggruppate in base ai periodi in cui sono state edificate.  Tra le più antiche, edificate secondo l’architettura sacra di matrice bizantina, ricordiamo la Chiesa di Sant’Antonio Abate risalente al X-XI secolo e la chiesa del Santo Salvatore la cui costruzione è riconducibile al periodo compreso fra il IX e l’XI secolo.  Tra le chiese di origine pisana, spicca la Chiesa di Nostra Signora di Valverde che propone, al pari della Cattedrale di Santa Chiara, un modello architettonico di matrice romana. Seguono la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Cattedrale di Santa Chiara, prima chiesa dedicata a Santa Chiara d’Assisi ad essere elevata a cattedrale e testimonianza della transizione dalle linee romaniche a quelle gotiche.  Iglesias vanta di un passato glorioso, specie durante il dominio catalano-aragonese, le cui tradizioni si proiettano ancora oggi durante i riti della Settimana Santa. Durante quell’epoca, tra l’XIV secolo e gli inizi del XVII secolo, sono state edificate numerose chiese tra cui: la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di San Michele, quella di San Domenico e la Chiesa di San Giuseppe. La Chiesa della Vergine Purissima, che rappresenta l’unico esempio cittadino di chiesa costruita secondo i canoni architettonici della controriforma. Intorno agli anni ‘30 del XVII secolo sorse il Santuario della Beata Vergine del Buon Cammino oggi facente parte della prima tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara. 

Gli eventi di Iglesias: immergiti nella cultura della città

Sono numerosi gli eventi sportivi, culturali, musicali, artistici o religiosi che si tengono nelle caratteristiche strade e piazze medievali di Iglesias durante l’anno. Settimana Santa I riti della settimana Santa Iglesiente sono certamente fra i più suggestivi in Sardegna. Le processioni si svolgono dal martedì al venerdì che precedono la Pasqua. Ipnotica e coinvolgente, la città fa da sfondo alle processioni. Martedì Santo: Processione dei Misteri La croce dell’Arciconfraternita apre questa processione, la più antica con quella del descenso: la processione dei Misteri.  I giovani baballottis portano a spalla i simulacri; il primo dei quali è particolarmente pesante ed impegna il Santo Monte con parecchi giorni di preparazione.  Solamente due bambini, con il tradizionale abito penitenziale dei baballotti, vi partecipano; essi rappresenteranno il S. Giovanni e la Maddalena nella processione del descenso del Venerdì Santo. Gli altri bambini sono esclusi da questa processione: i loro giorni saranno il Giovedì e il Venerdì Santo. Giovedì Santo: Processione dell’Addolorata È uno dei giorni più importanti: si commemora l’ultima cena, l’istituzione dell’Eucaristia, del sacerdozio; l’inizio della Passione di Gesù.  Si tratta di un giorno ricco di avvenimenti e di significati: due Messe battono il tempo di questa lunga giornata: al mattino quella del Crisma e alla sera quella in Coena Domini. Dopo, in tutte le Chiese, il Santissimo Sacramento viene solennemente riposto in una cappella laterale riccamente addobbata. L’addobbo, oltre a veli, tappeti, fiori e candele prevede “Su Nenniri “: vasi nei quali all’inizio della Quaresima vengono seminati grano e lenticchie.  I Baballottis sono i protagonisti della Settimana santa: bianchi, incappucciati, senza volto e senza tempo, si materializzano in questo giorno; di tutte le età, qualcuno ancora in braccio, qualche altro già nonno da parecchio tempo. Essi invadono le vie del centro storico già prima delle processioni. Nella tarda sera parte la processione dell’Addolorata dall’Oratorio del santo Monte, la Chiesa di San Michele. Venerdì Santo: Processione del Monte e Processione del Descenso La mattina il quartiere alto de “Sa Costera” fa da palcoscenico alla processione del Monte, la salita al Calvario. La “Via Dolorosa” ha come protagonisti il simulacro di Gesù con la croce e quello dell’Addolorata che l’accompagna. Si rivisitano le varie chiese con un corteo processionale composto da: matracconis, tamburo, croce dei l’Arciconfraternita, Baballottis, Confraternita del Santissimo Sacramento, simulacri e Germani del santo Monte che precedono, la statua della Vergine della Pietà. Alla sera avviene la più attesa delle Processioni, quella del Descenso. Durante la processione viene portato il simulacro del Gesù Morto ricoperto da un velo di tulle e sotto un baldacchino bianco segno di regalità. Seguono i Germani del santo Monte con l’Addolorata che stringe al petto la corona di spine; poi in ultimo, la gran croce nera portata a spalle da penitenti senza abito o segno particolare.  Festa di Sancta Maria di Mezo Gosto: discesa dei Candelieri La grande tradizione storica della Festa di Sancta Maria di Mezo Gosto, con la partecipazione dei Candelieri, inizia a concretizzarsi nel 1992, quando viene trovato in uno stanzino attiguo all’Aula Capitolare la colonna di quello che era stato un Candeliere. Questa venne abilmente restaurata da un artigiano di Iglesias e posizionata nel Candeliere del quartiere di Santa Chiara da cui probabilmente proveniva. Iglesias ha otto candelieri. Nel “Breve” ben tre capitoli sono dedicati alla festa di Santa Maria di Mezo Gosto con varie norme da osservare, fra le quali una è riferita alla liberazione di prigionieri, uomini e donne, nel giorno della Vergine Assunta. I ceri erano talmente grossi da restare accesi per un anno intero e nessuno poteva disfarli, pena il dover pagare 10 libbre di alfonsini minuti. I candelieri sono alti quattro metri e hanno bisogno, per il trasporto, di 16-20 persone. Ottobrata Iglesiente Ogni anno, nel mese di Ottobre, la città prende vita grazie all’Ottobrata Iglesiente. Una rassegna ricca di appuntamenti dedicati a cittadini e visitatori di tutte le età. Un mese di numerosi eventi culturali, come concorsi letterari e presentazioni di libri; di intrattenimento e spettacolo con concerti musicali, rappresentazioni teatrali e spettacoli per bambini; ma anche eventi dedicati allo sport come l’arrampicata e l’atletica. Non mancano gli eventi dedicati alla tradizione con laboratori sul pane e la pasta o sui ricami. Un’ottima occasione per conoscere al meglio la città, la sua storia e i suoi costumi. Eventi medievali Ogni anno, ad agosto, la Società Quartieri Medievali Villa Ecclesiae insieme al Comune di Iglesias si occupano dell’organizzazione del Corteo Storico Medievale. Uno spettacolo unico in cui uomini, donne e bambini sfilano in corteo indossando abiti medievali. Il corteo si svolge fra le vie del centro storico della città accompagnato da tamburi e chiarine.  Al termine del corteo si svolge il Torneo della Balestra, che ricorda l’assedio subito dalla città nel XIV secolo da parte di Alfonso d’Aragona.  Alla fine del corteo si svolge il Torneo della Balestra, manifestazione nata nel 2003 che ricorda l’assedio subito dalla città da parte di Alfonso d’Aragona avvenuto nel secolo XIV.  Festa della Madonna delle Grazie La Festa di N.S. delle Grazie si celebra la seconda domenica di luglio di ogni anno. Durante la celebrazione eucaristica il Sindaco di Iglesias a nome della Municipalità e del popolo iglesiente rinnova l’antico voto alla Madonna rileggendo la Supplica e offrendo un cero come ringraziamento per la liberazione dalle voracissime locuste, che per un ventennio avevano devastato i campi, flagellando una popolazione già provata da siccità e  peste. 

Il Cammino Minerario di Santa Barbara: tutte le tappe

Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un itinerario religioso e culturale che si sviluppa per circa 500 km lungo la parte sud occidentale della Sardegna, nella regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese.  Il cammino spirituale attraversa mare, monti e miniere sulle orme del glorioso passato minerario della Sardegna.  Presenza costante, le chiese dedicate al culto di Santa Barbara, la patrona dei minatori.  L’itinerario si divide in 30 tappe, di circa 16 km ciascuna, e si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito dalle strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani. Si parte dalla città di Iglesias e percorsi i 500 km di cammino, si torna nella stessa città. L’altitudine va dal livello del mare alla quota di 900 m nel sistema montuoso del Marganai e durante il cammino non mancano i momenti per visitare i numerosi siti minerari che hanno fatto la storia del territorio.  Le tappe:Tappa 01 – Da Iglesias a Nebida Tappa 02 – Da Nebida a Masua Tappa 03 – Da Masua a Buggerru Tappa 04 – Da Buggerru a Portixeddu Tappa 05 – Da Portixeddu a Piscinas Tappa 06 – Da Piscinas a Montevecchio Tappa 07 – Da Montevecchio a Arbus Tappa 08 – Da Arbus a Perd’e Pibera Tappa 09 – Da Perd’e Pibera a Villacidro Tappa 10 – Da Villacidro a Monti Mannu Tappa 11 – Da Monti Mannu a Arenas Tappa 12 – Da Arenas a Su Mannau Tappa 13 – Da Su Mannau a San Benedetto Tappa 14 – Da San Benedetto a Marganai Tappa 15 – Da Case Marganai a Domusnovas – Musei Tappa 16 – Da Musei a Orbai Tappa 17 – Da Orbai a Rosas Tappa 18 – Da Rosas a Nuxis Tappa 19 – Da Nuxis a Santadi Tappa 20 – Da Santadi a Is Zuddas Tappa 21 – Da Is Zuddas a Masainas Tappa 22 – Da Masainas a Candiani Tappa 23 – Da Candiani a Tratalias Tappa 24 – Da Tratalias a Sant’Antioco Tappa 25 – Da Sant’Antioco a Carbonia Tappa 26 – Da Carbonia a Nuraxi Figus Tappa 27 – Da Nuraxi Figus a Carloforte Tappa 28 – Da Carloforte a Portoscuso Tappa 29 – Da Portoscuso a Bacu Abis Tappa 30 – Da Bacu Abis a Iglesias

Il centro storico di Iglesias: guida alle sue attrazioni principali

Iglesias è una cittadina piacevole e tranquilla, il suo centro storico è ricco di attrazioni legate alla storia della città e più in generale della Sardegna.  Non tutti sanno che la storia di Iglesias si intreccia con quella del Conte Ugolino della Gherardesca, figura storica e personaggio della Divina Commedia di Dante. Al conte fu assegnato il territorio nella seconda metà del 1200 e, grazie alla sua nobile famiglia, furono edificati numerosi edifici, religiosi e non, che ancora oggi dominano la città. Tra questi ricordiamo il Castello Salvaterra, la Cattedrale di Santa Chiara e la Chiesa di Nostra Signora di Valverde.  Visitare Iglesias significa imbattersi nelle mura medievali, edificate dai Pisani fra il XIII ed il XIV secolo. Le antiche mura costeggiano il centro storico comprendendo i quartieri di Castello, Fontana, Santa Chiara e Mezo. La parte meglio conservata è quella settentrionale. All’interno delle mura si estende il centro storico, teatro della vivace vita cittadina: la piazza Lamarmora, dominata dalla statua del Maimone, divinità fenicia, probabilmente legata al culto delle acque, da lì percorrendo via Sarcidano ed il vico Duomo si giunge a Piazza del Municipio. Qui sorgono gli imponenti monumenti del Palazzo di Città e la Cattedrale di Santa Chiara unita da una galleria al Palazzo Vescovile, frutto di diversi rifacimenti realizzati fra il 1763 ed il 1782. Proseguendo su via della Decima, si arriva a via Angioy e in vico Carceri, dove sorgono le vecchie carceri , oggi Archivio Storico comunale e luogo di custodia dell’antico Statuto cittadino. Continuando la passeggiata si attraversa Corso Matteotti, vivace strada commerciale costeggiata da palazzi in stile Liberty, testimonianza del benessere economico che caratterizzava la città ai primi del ‘900. Appena fuori le mura si trova Piazza Sella, considerata da tutti gli iglesienti il salotto della città, il magnifico Istituto Minerario ed il suggestivo Cimitero Monumentale.

Iglesias per tutti: bambini, pensionati e disabili

Iglesias è una città alla portata di tutti. Le numerosissime attività da svolgere e le attrazioni presenti permettono di organizzare una vacanza indimenticabile secondo le proprie esigenze. Attività per bambini Iglesias è la città perfetta per chi viaggia con i bambini, grazie ai musei, siti minerari e parchi naturali possono conoscere e imparare, ma anche divertirsi.  Porto Flavia è un ottimo esempio di come possano imparare a conoscere la storia delle miniere in Sardegna; la vista sul mare li lascerà sicuramente senza parole. Molto suggestiva sia per adulti che per bambini è la visita alla Grotta di Santa Barbara: al suo interno cristalli tabulari di barite bruno scuro tappezzano le pareti. Per concludere, una tappa imperdibile del viaggio deve assolutamente essere il parco naturale del Marganai dove sono presenti giochi per bambini ma soprattutto un orto botanico dove scoprire le caratteristiche delle piante che crescono nel territorio.  Attività per pensionati Anche le persone anziane possono godersi la città e organizzare la loro vacanza. Il centro storico di Iglesias offre tantissime opportunità per chi vuole passare delle giornate in tranquillità. Da non perdere sono sicuramente Piazza Lamarmora e Piazza Sella, punti di incontro degli iglesienti e dei visitatori della città. Molto interessante il tour delle chiese di Iglesias, partendo dalla cattedrale Santa Chiara, unica cattedrale al mondo dedicata alla Santa d’Assisi per arrivare a chiese dell’epoca pisana come la Chiesa della Madonna delle Grazie, e chiese risalenti al periodo catalano-aragonese come quella di San Francesco. Attività per disabili Sono numerose le attività e le attrazioni a cui possono accedere anche i disabili motori. Ricordiamo la bellissima Cattedrale di Santa Chiara nella Piazza Municipio, la Galleria Villamarina, Museo del Costume e delle Tradizioni e il Museo dell’Arte Mineraria (esclusa la galleria). In particolare, per Porto Flavia, l’Ufficio Turistico mette a disposizione delle carrozzine speciali in grado di non affondare nel terreno durante la visita, permettendo così di visitare la galleria superiore. È possibile usufruire di questo servizio chiamando previamente l’Ufficio Turistico al  +39 0781274507 oppure scrivendo per e-mail all’indirizzo infoturistiche@comune.iglesias.ca.it

Cosa mangiare a Iglesias: i piatti della tradizione

La cucina sarda è un trionfo di sapori: dal primo al dolce. La tradizione culinaria sarda prevede l’utilizzo di ingredienti locali per le sue gustosissime ricette.  Il territorio di Iglesias non è da meno e porta avanti la tradizione con piatti dal sapore autentico. Ecco i piatti da assaggiare assolutamente durante una vacanza a Iglesias:

Iglesias selvaggia: per chi ama la natura e l’aria aperta

Il Sulcis Iglesiente è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia e ancora incontaminata. Acque cristalline, paesaggi mozzafiato e testimonianze di antiche civiltà sono i protagonisti di questo luogo tutto da scoprire.  Le spiagge del Sulcis, ognuna con le proprie caratteristiche e unicità, si differenziano per il colore verde-azzurro del mare e per la macchia mediterranea che le circonda.  La spiaggia di Masua, tra le più famose della costa, fu in passato un porto naturale. Sul versante sinistro è infatti visitabile Porto Flavia, importante struttura di stoccaggio del minerale negli anni cinquanta. Il litorale si affaccia sul Pan di Zucchero, faraglione naturale di ben 133 metri raggiungibile via mare.  Vicino alla famosa spiaggia, sorge quella di Bega Sa Canna, una piccola spiaggetta fatta di sabbia dal colore grigio chiaro, conchiglie e ciottoli. I colori del mare assumono diverse colorazioni a seconda dei raggi solari e dell’altezza del sole.  Nei dintorni spicca la falesia del Castello dell’Iride, luogo spettacolare per le arrampicate tra i più belli e rinomati in Sardegna.  Un’altra tappa da non perdere quando si visita Iglesias è la spiaggia di Cala Domestica, che conserva ancora oggi rovine di magazzini, depositi e gallerie scavate dai minatori risalenti agli anni ‘40. In questo luogo la natura è la protagonista: le imponenti falesie bianche calcaree rendono la spiaggia un vero e proprio paradiso.  Non solo spiagge, ma anche parchi naturali come quello del Marganai. La vasta foresta (3.650 ettari nel settore orientale e settentrionale) è attraversata da numerosi percorsi, molti dei quali assai suggestivi. Lunghe sterrate forestali e sentieri attraversano i vecchi villaggi minerari e giungono verso le cime di P.ta San Michele e P.ta Campu Spina. All’interno della foresta si trova il Giardino Montano Linasia, un affascinante orto botanico dedicato alle numerose specie di piante endemiche del territorio del Linas con un’area speciale dedicata alle farfalle. Nel giardino sono coltivate alcuni esemplari di piante in cui aleggiano con più facilità questi bellissimi insetti. 

Iglesias durante le 4 stagioni: cosa non perdere

Iglesias è perfetta per essere visitata durante tutte le stagioni. Le numerose attività e le attrazioni culturali e naturalistiche la rendono una meta interessante durante tutto l’arco dell’anno. Primavera Grazie al clima mite, il periodo primaverile è il momento adatto per le escursioni outdoor. Nel territorio di Iglesias c’è l’imbarazzo della scelta. Il Parco del Marganai con il suo Orto Botanico Linasia sono l’opzione perfetta per chi desidera passare il proprio tempo libero all’aria aperta e in relax.  Per i più avventurosi e sportivi, non mancano le arrampicate: il faraglione del Pan di Zucchero e il Castello Dell’Iride sono delle meravigliose location dove praticare questo sport. Estate La costa del Sulcis Iglesiente è senza dubbio la meta perfetta per le vacanze estive.  Le numerose spiagge sono spettacolari, ognuna per un motivo ben diverso. Si affacciano su panorami mozzafiato, acque cristalline e imponenti faraglioni e sono meno frequentate rispetto ad altre zone della Sardegna. La natura circostante si presenta quasi incontaminata e la macchia mediterranea domina il territorio. Tra le tante spiagge della zona, le più conosciute sono senza dubbio quella di Masua e quella di Cala Domestica. Autunno L’autunno a Iglesias si presenta con un clima mite il che rende piacevoli le gite fuori porta alla scoperta dei siti minerari. Tra i più importanti ci sono sicuramente Porto Flavia, simbolo della rivoluzione mineraria in Sardegna; Monteponi imponente complesso minerario alle porte della città e Laveria Lamarmora uno dei monumenti più suggestivi del paesaggio minerario del Sulcis Iglesiente. Inoltre a Ottobre, si celebra la Ottobrata Iglesiente, un mese dedicato a eventi culturali, spettacoli e sport. Inverno Iglesias offre numerose attività anche durante l’inverno. Infatti nella città sono presenti numerosi musei e chiese da visitare anche durante la stagione fredda. La città conta 4 musei più l’Archivio Storico Comunale e ben 24 parrocchie. Il Museo dell’Arte Mineraria e il Museo di Mineralogia sono due ottime opportunità per conoscere la storia della città.  In quanto alle chiese, la cattedrale di Santa Chiara è una tappa imprescindibile se si visita Iglesias. 

Scopri i siti minerari di Iglesias e la loro gloriosa storia

Il territorio di Iglesias è senza alcun dubbio il protagonista della rivoluzione mineraria in Sardegna. In passato, l’elevata presenza di risorse minerarie, attrasse le grandi potenze del Mediterraneo che diedero il via a un intenso sfruttamento delle miniere metallifere dell’Iglesiente. Oggi la città è testimone di un passato minerario glorioso riconosciuto in tutto il mondo. Ecco i siti minerari che si possono visitare durante una vacanza nell’Iglesiente: Porto Flavia Non si può visitare Iglesias senza fare un salto nel “porto” che ha rivoluzionato il sistema di imbarco dei minerali. Il porto è rimasto operativo fino agli anni ’60 del Novecento, fu dismesso infatti con il progressivo abbandono dell’attività estrattiva della zona. Alla fine del Novecento Porto Flavia è stato sottoposto a un intervento di restauro e attualmente è aperto ai turisti attraverso visite guidate. SCOPRI PORTO FLAVIA Grotta di Santa Barbara Un altro gioiello del territorio di Iglesias è la Grotta di Santa Barbara. Una sorprendente scoperta fatta nel 1952 in cui degli operai, durante gli scavi per la costruzione di un fornello minerario, trovarono davanti ai propri occhi questo antro spettacolare. La grande cavità naturale era sconosciuta al mondo scientifico perché celata nel cuore della montagna. SCOPRI LA GROTTA DI SANTA BARBARA Laveria Lamarmora Si tratta di uno dei complessi minerari più affascinanti e suggestivi di tutta la Sardegna. Si trova a Nebida, frazione di Iglesias, da cui dista 15 chilometri. Del complesso originale restano oggi, oltre alla maestosa laveria sul mare, la palazzina degli uffici tecnici e amministrativi e il piccolo villaggio minerario. SCOPRI LAVERIA LAMARMORA Monteponi L’imponente complesso alle porte della città di Iglesias rappresenta uno dei siti compresi nel parco geominerario della Sardegna. Si tratta di uno tra i più affascinanti e meglio conservati siti di archeologia industriale. Nel suo periodo aureo Monteponi ospitò sino a 1000 operai. Durante l’epoca mineraria vennero costruite anche le strutture per l’attività estrattiva: Pozzo Sella e Pozzo Vittorio Emanuele messi in comunicazione dalla Galleria Villamarina. SCOPRI MONTEPONI

Iglesias in 3 giorni: alla scoperta della città mineraria

Tra le straordinarie cittadine del Sud Sardegna, Iglesias vale sicuramente una visita. La  città un tempo era nota in pisano antico come “Villa di Chiesa” per poi trasformarsi in “Iglesias” durante la dominazione spagnola. Iglesias conta poco più di 27mila abitanti ed è famosa per la sua costa selvaggia e il glorioso passato minerario che l’ha caratterizzata.  La città è ricca di attrazioni culturali, paesaggi mozzafiato e tradizioni secolari.  Ecco un piccolo itinerario di 3 giorni con tutti i luoghi da non perdere assolutamente di questo magnifico territorio! Giorno 1 Per iniziare a conoscere Iglesias, non c’è niente di meglio che passeggiare per il suo centro storico. Una delle caratteristiche più peculiari della città sono senza dubbio le antiche mura medioevali di cui ancora oggi si può osservare il buono stato di conservazione.  Durante la passeggiata, sarà sicuramente sorprendente imbattersi in Piazza Lamarmora, una graziosa piazza che durante il periodo estivo si trasforma in un tripudio di colori grazie all’installazione di piccoli ombrellini.Iglesias è conosciuta per le sue numerose chiese: la più importante è sicuramente la Cattedrale di Santa Chiara, l’unica cattedrale al mondo dedicata a Santa Chiara D’Assisi. Dato il suo passato minerario, per comprendere a fondo la storia della città, è fondamentale la visita al Museo Dell’Arte Mineraria ospitato nell’Istituto Minerario Asproni. Giorno 2 La città è talmente tanto ricca di attrazioni culturali e naturali che durante il secondo giorno di visita ci sarà l’imbarazzo della scelta.  Sopra una collina del centro storico si erge il Castello Salvaterra, edificato in epoca medioevale, che oggi ospita la mostra permanente “Storia e Torture Medievali.”  Una tappa da non perdere è sicuramente la miniera abbandonata di Monteponi, una delle più affascinanti testimonianze della storia mineraria della Sardegna. In passato, il sito è stato uno degli impianti estrattivi principali in Italia, con edifici moderni e strutture all’avanguardia.  Per concludere la giornata, Piazza Sella rappresenta un ruolo centrale dal punto di vista sociale come luogo di incontro dei cittadini. Le panchine e le grandi aiuole che circondano gli alberi centenari faranno da cornice a un momento di relax. Giorno 3 Il terzo giorno è quello dedicato alla scoperta del monumento di archeologia industriale che ha rivoluzionato l’industria mineraria del territorio. Porto Flavia è un vero e proprio capolavoro di ingegneria che ridusse i tempi e i costi di trasporto del minerale. Oltre alla bellissima storia che racconta il luogo è altrettanto magnifica la vista che si ha dal sito minerario sul Pan di Zucchero, un faraglione naturale tra i più alti d’Europa. La giornata prosegue a Laveria Lamarmora, uno dei monumenti più suggestivi del paesaggio minerario. Questo luogo così ricco di storia è anche uno degli scenari preferiti per le foto ricordo nel territorio di Iglesias. Al tramonto, lo stabilimento abbandonato si trasforma in un paesaggio indimenticabile.