L’edificio, il cui prospetto non venne mai ultimato, è stato costruito tra la fine del secolo XV e gli inizi del successivo e propone i consueti caratteri del tardo gotico catalano.
L’oratorio dedicato all’arcangelo Michele venne edificato per iniziativa della Confraternita del Santo Monte sotto l’invocazione e il titolo della SS. Vergine della Pietà.
In occasione della Settimana Santa l’oratorio di san Michele diviene il centro della vita religiosa cittadina.
Da qui partono le suggestive processioni attraverso le quali il popolo dei fedeli è chiamato a rivivere i misteri della passione e morte di Gesù.
Con rituali rimasti invariati nei secoli i confratelli, nei loro caratteristici abiti di derivazione spagnola, accompagnano i fedeli in questa rievocazione suggestiva percorrendo le strade del centro storico di Iglesias invitando i fedeli al raccoglimento, alla meditazione e alla preghiera.
I bambini, i giovani e gli adulti partecipano alle processioni indossando una tunica bianca di tela che copre fino al polpaccio, stretta in vita da un cordone, mentre il viso è celato da un cappuccio detto Visiera.
A motivo di questo abbigliamento vengono detti Baballotti; termine che in sardo campidanese si può tradurre come animaletto o piccolo insetto.
Coloro che appartengono all’Arciconfraternita sono detti invece Germani; termine che deriva dallo spagnolo hermano (fratello). Il loro abito è composto da una camicia ornata da fiocchi di velluto nero e da volanti sulle spalle, sul girocollo, lungo l’apertura anteriore e nell’estremità delle maniche. Un’ampia gonna lunga fino a coprire le caviglie completa l’abito, arricchito da una fascia di seta bianca con coccarda che stringe i fianchi.