Il centro storico di Iglesias: guida alle sue attrazioni principali

Iglesias è una cittadina piacevole e tranquilla, il suo centro storico è ricco di attrazioni legate alla storia della città e più in generale della Sardegna.  Non tutti sanno che la storia di Iglesias si intreccia con quella del Conte Ugolino della Gherardesca, figura storica e personaggio della Divina Commedia di Dante. Al conte fu assegnato il territorio nella seconda metà del 1200 e, grazie alla sua nobile famiglia, furono edificati numerosi edifici, religiosi e non, che ancora oggi dominano la città. Tra questi ricordiamo il Castello Salvaterra, la Cattedrale di Santa Chiara e la Chiesa di Nostra Signora di Valverde.  Visitare Iglesias significa imbattersi nelle mura medievali, edificate dai Pisani fra il XIII ed il XIV secolo. Le antiche mura costeggiano il centro storico comprendendo i quartieri di Castello, Fontana, Santa Chiara e Mezo. La parte meglio conservata è quella settentrionale. All’interno delle mura si estende il centro storico, teatro della vivace vita cittadina: la piazza Lamarmora, dominata dalla statua del Maimone, divinità fenicia, probabilmente legata al culto delle acque, da lì percorrendo via Sarcidano ed il vico Duomo si giunge a Piazza del Municipio. Qui sorgono gli imponenti monumenti del Palazzo di Città e la Cattedrale di Santa Chiara unita da una galleria al Palazzo Vescovile, frutto di diversi rifacimenti realizzati fra il 1763 ed il 1782. Proseguendo su via della Decima, si arriva a via Angioy e in vico Carceri, dove sorgono le vecchie carceri , oggi Archivio Storico comunale e luogo di custodia dell’antico Statuto cittadino. Continuando la passeggiata si attraversa Corso Matteotti, vivace strada commerciale costeggiata da palazzi in stile Liberty, testimonianza del benessere economico che caratterizzava la città ai primi del ‘900. Appena fuori le mura si trova Piazza Sella, considerata da tutti gli iglesienti il salotto della città, il magnifico Istituto Minerario ed il suggestivo Cimitero Monumentale.

Scopri i siti minerari di Iglesias e la loro gloriosa storia

Il territorio di Iglesias è senza alcun dubbio il protagonista della rivoluzione mineraria in Sardegna. In passato, l’elevata presenza di risorse minerarie, attrasse le grandi potenze del Mediterraneo che diedero il via a un intenso sfruttamento delle miniere metallifere dell’Iglesiente. Oggi la città è testimone di un passato minerario glorioso riconosciuto in tutto il mondo. Ecco i siti minerari che si possono visitare durante una vacanza nell’Iglesiente: Porto Flavia Non si può visitare Iglesias senza fare un salto nel “porto” che ha rivoluzionato il sistema di imbarco dei minerali. Il porto è rimasto operativo fino agli anni ’60 del Novecento, fu dismesso infatti con il progressivo abbandono dell’attività estrattiva della zona. Alla fine del Novecento Porto Flavia è stato sottoposto a un intervento di restauro e attualmente è aperto ai turisti attraverso visite guidate. SCOPRI PORTO FLAVIA Grotta di Santa Barbara Un altro gioiello del territorio di Iglesias è la Grotta di Santa Barbara. Una sorprendente scoperta fatta nel 1952 in cui degli operai, durante gli scavi per la costruzione di un fornello minerario, trovarono davanti ai propri occhi questo antro spettacolare. La grande cavità naturale era sconosciuta al mondo scientifico perché celata nel cuore della montagna. SCOPRI LA GROTTA DI SANTA BARBARA Laveria Lamarmora Si tratta di uno dei complessi minerari più affascinanti e suggestivi di tutta la Sardegna. Si trova a Nebida, frazione di Iglesias, da cui dista 15 chilometri. Del complesso originale restano oggi, oltre alla maestosa laveria sul mare, la palazzina degli uffici tecnici e amministrativi e il piccolo villaggio minerario. SCOPRI LAVERIA LAMARMORA Monteponi L’imponente complesso alle porte della città di Iglesias rappresenta uno dei siti compresi nel parco geominerario della Sardegna. Si tratta di uno tra i più affascinanti e meglio conservati siti di archeologia industriale. Nel suo periodo aureo Monteponi ospitò sino a 1000 operai. Durante l’epoca mineraria vennero costruite anche le strutture per l’attività estrattiva: Pozzo Sella e Pozzo Vittorio Emanuele messi in comunicazione dalla Galleria Villamarina. SCOPRI MONTEPONI

Iglesias in 3 giorni: alla scoperta della città mineraria

Tra le straordinarie cittadine del Sud Sardegna, Iglesias vale sicuramente una visita. La  città un tempo era nota in pisano antico come “Villa di Chiesa” per poi trasformarsi in “Iglesias” durante la dominazione spagnola. Iglesias conta poco più di 27mila abitanti ed è famosa per la sua costa selvaggia e il glorioso passato minerario che l’ha caratterizzata.  La città è ricca di attrazioni culturali, paesaggi mozzafiato e tradizioni secolari.  Ecco un piccolo itinerario di 3 giorni con tutti i luoghi da non perdere assolutamente di questo magnifico territorio! Giorno 1 Per iniziare a conoscere Iglesias, non c’è niente di meglio che passeggiare per il suo centro storico. Una delle caratteristiche più peculiari della città sono senza dubbio le antiche mura medioevali di cui ancora oggi si può osservare il buono stato di conservazione.  Durante la passeggiata, sarà sicuramente sorprendente imbattersi in Piazza Lamarmora, una graziosa piazza che durante il periodo estivo si trasforma in un tripudio di colori grazie all’installazione di piccoli ombrellini.Iglesias è conosciuta per le sue numerose chiese: la più importante è sicuramente la Cattedrale di Santa Chiara, l’unica cattedrale al mondo dedicata a Santa Chiara D’Assisi. Dato il suo passato minerario, per comprendere a fondo la storia della città, è fondamentale la visita al Museo Dell’Arte Mineraria ospitato nell’Istituto Minerario Asproni. Giorno 2 La città è talmente tanto ricca di attrazioni culturali e naturali che durante il secondo giorno di visita ci sarà l’imbarazzo della scelta.  Sopra una collina del centro storico si erge il Castello Salvaterra, edificato in epoca medioevale, che oggi ospita la mostra permanente “Storia e Torture Medievali.”  Una tappa da non perdere è sicuramente la miniera abbandonata di Monteponi, una delle più affascinanti testimonianze della storia mineraria della Sardegna. In passato, il sito è stato uno degli impianti estrattivi principali in Italia, con edifici moderni e strutture all’avanguardia.  Per concludere la giornata, Piazza Sella rappresenta un ruolo centrale dal punto di vista sociale come luogo di incontro dei cittadini. Le panchine e le grandi aiuole che circondano gli alberi centenari faranno da cornice a un momento di relax. Giorno 3 Il terzo giorno è quello dedicato alla scoperta del monumento di archeologia industriale che ha rivoluzionato l’industria mineraria del territorio. Porto Flavia è un vero e proprio capolavoro di ingegneria che ridusse i tempi e i costi di trasporto del minerale. Oltre alla bellissima storia che racconta il luogo è altrettanto magnifica la vista che si ha dal sito minerario sul Pan di Zucchero, un faraglione naturale tra i più alti d’Europa. La giornata prosegue a Laveria Lamarmora, uno dei monumenti più suggestivi del paesaggio minerario. Questo luogo così ricco di storia è anche uno degli scenari preferiti per le foto ricordo nel territorio di Iglesias. Al tramonto, lo stabilimento abbandonato si trasforma in un paesaggio indimenticabile.